giovedì 13 novembre 2008

Il porno sul web è al femminile...


Un uomo parlando di sesso, racconta, una donna parlando di sesso…sogna. E questo rende perfetto ciò che scrive. Non sono di parte solo perché sono donna ma è la realtà, l’eros è donna, il volgare e monotono sesso è uomo.Cosa mi dà la certezza di quello che sto dicendo? Le decine di titoli di libri sull’eros che si trovano in libreria e tutti scritti da penne femminili.Non starete mica pensando che scrivano di principi azzurri, cavalieri erranti e di brame d’amore? No, in testa alle scelte delle trame c’è dominazione e sesso di gruppo.Un uomo scrive di carnali rapporti con donne, sempre stesse posizioni e sempre stessi ruoli. Una donna scrive di schiavi sessualmente sottomessi, sesso di gruppo, foulard di seta con cui bendare il proprio uomo, di ghiaccio lasciato scivolare sul corpo del proprio uomo legato a letto.E la storia mi dà ragione. Conoscete Saffo (VII a.c)? La prima poetessa erotica che cantò di ardore dei sensi e amore omosessuale.E cosa dire di Rosvita ( 950 d.C.)? Visse in un convento, votata alla castità, scrisse di storie trasgressive che non poteva aver vissuto.O Felicitè de Choiseul-Meuse ( XIX secolo) che nel libro “Julie” raccontava le avventure di una giovane donna di trent’anni che colleziona avventure sessuali senza perdere la verginità.Chi non conosce “Histoire d’0” di Pauline Reage, un romanzo sul tema del sadomasochismo considerato tutt’ora uno dei testi erotici più trasgressivi.Emmanuel Arsan che scrisse il famoso libro Emmanuelle in cui si narrano le avventure autobiografiche di una giovane donna senza inibizioni dal cui libro sono stati tratti tutta una serie di film.Ma oggi siamo nell’era di internet e il sesso per la donna non c’è solo sui libri ma anche nella rete.Non sapete dove trovarlo?Ecco una guida femminile al sesso in rete Chi sono queste donne? Ce lo dice lo psichiatra Tonino Cantalemi, primo psichiatra a occuparsi del problema del cyber-sex e tecno-dipendenze in Italia.• le incorporee: chattano per settimane, seducono e conquistano, ma non incontrano off-line, scrivono e basta;• le donne-intimità: affrontano il rischio dell’appuntamento dal vivo ma, avendo stabilito subito una comunicazione vicina e intima, subiscono spesso una delusione, cercano un rapporto da fidanzati emotivamente ricco;• le cacciatrici: più aggressive e disincantate, che puntano dirette al sesso, anche dopo chat di poche ore;• le sperimentatrici: sono quelle che episodicamente, e solo in alcune fasi della vita, vogliono provare in modo virtuale e protetto tentazioni inconfessate;• le trasgressive: sono le più maschili, usano la pornografia e si eccitano con la masturbazione online;• le virtuali: più sottili e cerebrali, chattano per colpire, sedurre, svanire e si limitano a farsi guardare e a sollecitare la fantasia dei voyeur.
Sono circa 7 milioni gli italiani che fanno un uso costante delle chat per due ore al giorno, spiega Cantelmi. «La cosa clamorosa - aggiunge - è che il 70% del popolo dei chattatori è rappresentato da donne». Dati alla mano dunque sono 4 milioni e 900mila le presenze femminili online.Ora ci chiediamo: se ci sono tutte queste donne online perché l’autore di questo annuncio non riesce a trovarle?


Fonte: communicagroup.libero.it (d iMarina Morelli)

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